Adeguamento sismico: definizione, strategie e tecniche
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Una scossa ogni mezz’ora: questa la frequenza dei terremoti nel 2021 secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). L'Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, ma nonostante ciò, secondo i dati Istat e Cresme, conta circa 12 milioni di edifici che per l’80% sono stati edificati prima del 1981, anno in cui sono entrate in vigore le norme per la sicurezza sismica. Un patrimonio edilizio poco sicuro e ad alto rischio di danni, differenti a seconda dell’intensità dei terremoti, delle zone colpite e della struttura degli edifici, ma che mettono sempre più in risalto la necessità di interventi di ristrutturazione antisismica.
Oggi rendere un edificio conforme alle norme antisismiche è possibile senza dover effettuare alcuna demolizione o ricostruzione: è sufficiente introdurre delle modifiche di natura strutturale che rendono l’edificio dinamico in presenza di scosse sismiche. L’adeguamento sismico di edifici esistenti dà inoltre diritto alle detrazioni Ecobonus e Sismabonus previste per gli interventi di riqualificazione energetica e sismica degli edifici esistenti e confermate dalla Legge di Bilancio anche per il 2022.
Tutti i dettagli in questa breve guida.
Adeguamento sismico: cos’è e quali strategie esistono
L'adeguamento sismico di un edificio consiste nella modificazione delle strutture esistenti per renderle più resistenti all'azione sismica. Con l'introduzione di nuove norme antisismiche e grazie alla disponibilità di materiali avanzati (come i materiali fibrorinforzati o l’intonaco armato antisismico) si sono fatte strada diverse strategie di intervento:
- L'incremento della capacità globale (rafforzamento) attraverso l'aggiunta di controventi o di nuovi muri portanti;
- La riduzione della domanda sismica grazie a elementi dissipativi supplementari;
- L'aumento della resistenza (capacità locale) degli elementi strutturali;
- Indebolimento selettivo per cambiare i meccanismi anelastici della struttura;
- Eliminazione delle connessioni rigide tra gli edifici e loro eventuale sostituzione con eventuali ponti scorrevoli.
Qualsiasi intervento di miglioramento o adeguamento sismico, a prescindere dalla strategia scelta, deve partire da un'analisi dello stato di fatto. Per esempio, nel caso di edifici in pietra datati, è essenziale saggiare lo stato di "dignità strutturale" della muratura per sapere poi dove e come intervenire per ottenere la massima efficacia.
Miglioramenti antisismici con reti in fibra di vetro
Per quanto riguarda gli interventi antisismici su edifici esistenti l’approccio classico richiede il miglioramento della qualità della muratura con sistemi antisismici di rafforzamento localizzati. Le reti in fibre di vetro, estremamente resistenti, sono facilmente adattabili per questo scopo a qualsiasi superficie. Con esse è possibile eseguire qualsiasi tipo di rafforzamento su strutture orizzontali e verticali, in maniera più agevole e veloce rispetto all'impiego delle tradizionali reti metalliche. L’utilizzo di una rete antisismica in fibra di vetro comporta diversi altri vantaggi, tra cui:
- L’eliminazione del rischio di fenomeni ossidativi, presente invece nelle reti metalliche, che porterebbe a un danneggiamento dei materiali soprastanti;
- La possibilità di ridurre al minimo lo spessore delle superfici coprenti, con conseguente economia di lavorazioni e risorse economiche;
- La lunghezza del rotolo di rete in fibra di vetro offre la possibilità di ridurre il numero delle sovrapposizioni rispetto all'impiego delle reti metalliche;
- La confezione in rotoli della rete permette la sua conservazione in minor spazio a parità di metri quadri rispetto ai pannelli in rete metallica.
Sismabonus: cos’è e come ottenerlo
La recente legge di Bilancio ha prorogato il Sismabonus fino al 31 dicembre 2024. Il bonus antisismico può essere richiesto per interventi che concernono l'adozione di misure antisismiche sugli edifici. In particolare, per interventi antisismici su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3 spetta una detrazione del 50%. La detrazione sale al 70% se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore e all’80% se si passa a due classi di rischio inferiori.
Come spiegato dall'Agenzia delle Entrate, gli interventi consistenti nella demolizione e ricostruzione di edifici adibiti ad abitazioni private o ad attività produttive sono ammessi alle maggiori detrazioni previste per gli interventi antisismici qualora concretizzino un intervento di ristrutturazione edilizia e non un intervento di nuova costruzione e se rispettano tutte le condizioni previste dalla norma agevolativa.
Per richiedere il Sismabonus bisogna indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell'atto che ne costituisce titolo (per esempio, contratto di locazione) e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Rinforzo strutturale con reti in fibra di vetro Gavazzi
Gavazzi, realtà industriale di primo piano nel settore tessile tecnico italiano ed internazionale, fornisce soluzioni per il rinforzo e consolidamento strutturale, con una gamma di reti realizzate con fibra di vetro AR (Alcali-Resistente). Il vetro AR, a differenza delle altre tipologie di vetro, non teme l’aggressione degli agenti alcalini ma presenta alta durabilità e resistenza. I maggiori vantaggi di scegliere le reti in fibra di vetro Gavazzi per il rinforzo strutturale sono:
- Elevata efficienza del composito: speciali trattamenti di impregnazione aumentano le prestazioni meccaniche dei sistemi compositi;
- Mantenimento delle performance: le prestazioni meccaniche delle reti rimangono pressoché inalterate nel tempo;
- Riduzione di spessore e peso: i sistemi rinforzati con reti in fibra di vetro AR permettono di costituire dei compositi leggeri e di basso spessore.
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