Sfondellamento solaio: cos'è e come intervenire

Il cedimento strutturale degli edifici in Italia è un fatto all’ordine del giorno nella cronaca nazionale e si compone di molteplici fenomeni, tra loro spesso collegati. Uno di questi è lo sfondellamento dei solai in laterocemento, che consiste nel distacco improvviso delle parti inferiori delle pignatte del solaio (i “fondelli”) e che rappresenta un reale pericolo per l’incolumità delle persone e la sicurezza degli degli edifici. È infatti l’atto conclusivo di un processo di degrado che spesso si dilunga per ampi periodi di tempo e può essere generato da diversi fattori. La prevenzione con sistemi di intervento testati e garantiti è un’attività fondamentale per annullare il rischio e mettere in sicurezza gli edifici, ma è altrettanto importante intervenire tempestivamente per arginare i danni una volta che lo sfondellamento si verifica.

Cosa comporta lo sfondellamento dei solai

Lo sfondellamento di un solaio, sebbene sia solo una fase del processo di degrado di un edificio e non intacchi in genere la sua capacità strutturale, è un fenomeno estremamente pericoloso per le persone che vivono all’interno dell’edificio. Inoltre, bisogna aggiungere che lo sfondellamento dei solai in laterizio non colpisce solo edifici datati e degradati, ma può verificarsi anche in fabbricati di recente costruzione: uno dei casi più frequenti è quello di un appartamento all'interno di un condominio, qualsiasi sia il piano.

In genere l'intervento immediato, eseguito allo scopo di ottenere una stabilità temporanea, è il puntellamento del solaio, in vista di un successivo processo di messa in sicurezza più adeguato. Perché tale processo possa aver luogo, è necessaria una valutazione da parte di tecnici specializzati nel settore, che svolgano opportune indagini anche sugli altri solai dell'immobile, così da individuare tutte le aree a rischio e i solai che invece non presentano particolari carenze strutturali. Questi ultimi possono essere messi in sicurezza adottando una soluzione antisfondellamento senza specifiche azioni sulla struttura.

Segnali di sfondellamento nei solai

Lo sfondellamento culmina con un crollo improvviso, ma non è un fenomeno imprevedibile; segue anzi un’evoluzione precisa, durante la quale possono manifestarsi diversi segnali di cedimento del solaio, tra cui:

  • Macchie di umidità e muffe, segnali evidenti di infiltrazioni che hanno raggiunto e stanno danneggiando le pignatte;
  • Fessurazioni: le crepe nel solaio, anche a livello di intonaco, sono segnali di movimenti e cambiamenti dell’assetto originale dell’intradosso ed è necessario verificarne la solidità prima di procedere con rimedi temporanei, come intonacare il soffitto;
  • Avvallamenti e bombature, che si manifestano a uno stadio già avanzato e segnalano porzioni di solaio in fase di distacco;
  • Distacchi localizzati, campanello d’allarme che segnala la possibilità di distacchi in tutte le aree della struttura con analoghe caratteristiche costruttive.

Capita infine a volte che lo sfondellamento avvenga senza alcun preavviso visibile ad occhio nudo: escludere il rischio con sicurezza è possibile solo attraverso controlli specifici e periodici del solaio.

Ripristino solaio sfondellato: come funziona

Il ripristino di un solaio sfondellato prevede due fasi: la prima, di riparazione, consiste nel risanare i travetti portanti; la seconda, di prevenzione, serve a evitare che possano verificarsi ulteriori rotture delle pignatte. Per ripristinare i travetti portanti si procede solitamente con l’eventuale spicconatura del calcestruzzo ammalorato, la pulizia delle superfici, il trattamento o l’eventuale sostituzione delle armature ossidate e la riprofilatura dei travetti con adatti cementi. Una volta risanati i travetti, si eliminano i vuoti prodotti dallo sfondellamento delle pignatte, per esempio mediante l’impiego di materie plastiche tipo EPS o polistirolo.

Dopo aver risanato i travetti e chiusi i vuoti lasciati dalle pignatte, si applica una rete antisfondellamento all’intradosso del solaio, saldamente ancorato al solaio stesso. La rete utilizzata generalmente è in fibra di di vetro, messa in opera con adatta malta antiritiro. Se le altezze lo permettono, dopo aver risanato i travetti e inserito un presidio antisfondellamento, si può anche realizzare una controsoffittatura per coprire l’intradosso del solaio.

Reti antisfondellamento Gavazzi per la massima solidità strutturale

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Il vetro AR, infatti, a differenza delle altre tipologie di vetro, non teme l’aggressione degli agenti alcalini ma presenta alta durabilità e resistenza, oltre a un’elevata efficienza del composito, a un’eccellente mantenimento delle performance e a una significativa riduzione di spessore e peso rispetto ai sistemi tradizionali.

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