Cos’è il consolidamento strutturale all'intradosso del solaio

Il consolidamento statico dei solai di piano è una necessità comune negli interventi di ristrutturazione edilizia. A seconda delle caratteristiche geometriche del solaio, possono essere utilizzate diverse tecniche. Il fine può essere il miglioramento o adeguamento delle prestazioni e della sicurezza dell’edificio, il consolidamento antisismico dei solai oppure la riparazione poco invasiva di un danneggiamento strutturale, anche in seguito a sollecitazioni sismiche.

L’intevento di rinforzo strutturale dei solai può avvenire sulla superficie superiore o inferiore, vale a dire sull’intradosso o sull’estradosso del solaio, con l’utilizzo di specifici materiali a seconda della casistica. Il significato di intradosso si rifà, appunto, alla superficie interna e inferiore di un elemento costruttivo strutturale, ma per spiegare in modo completo che cosa è l'intradosso del solaio, bisogna fare un passo indietro e chiarire cos’è un solaio.

Cos’è un solaio e quali tipologie di solaio esistono

Il solaio fa parte delle strutture portanti di un edificio e consiste nella struttura orizzontale che si trova tra un piano e l’altro, e che si occupa di sostenere i piani superiori di un fabbricato. È costituito da due strati: i massetti, leggeri o pesanti a seconda della destinazione d’uso, e i sottofondi. Diverse sono le tipologie di solaio impiegate nelle costruzioni, che possono essere suddivise sinteticamente in quattro tipologie:

  • Solai latero-cementizi. È la tecnica costruttiva più diffusa, in cui la struttura in calcestruzzo armato si unisce ad elementi di alleggerimento in laterizio;
  • Solai in legno. È la tecnica costruttiva più antica e consolidata e prevede l’utilizzo dell’orditura lignea, in cui ci sono travi principali che coprono l’intera luce;
  • Solai in ferro. Rappresentano l’evoluzione tecnologica dei solai in legno e prevedono l’utilizzo di travi portanti in acciaio;
  • Solai in cemento armato. Possono essere a soletta piena o alveolari e sfruttano il comportamento bidimensionale delle piastre, minimizzando i costi della mano d’opera e delle materie prime.

Consolidamento dei solai in intradosso

Le diverse tecniche di consolidamento all’intradosso del solaio consistono nel rinforzare un solaio da sotto e garantiscono oggi un grado di efficacia e affidabilità elevato. Le tecniche più utilizzate in intradosso sono i sistemi di rinforzo strutturale FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix). Rispetto alle tradizionali tecniche di intervento, modificano il comportamento a rottura degli intradossi a favore di una maggiore capacità di deformazione dell’elemento portante e di un aumento dell’efficacia del rinforzo sull’intera struttura. I miglioramenti che il consolidamento del solaio all'intradosso può apportare alla struttura sono:

  • Aumento del livello di sicurezza della struttura;
  • Potenziamento del comportamento sismico dell'intero edificio;
  • Aumento della portata del solaio in caso di cambio di destinazione d'uso;
  • Miglioramento del comportamento flessionale del solaio, grazie a una maggiore rigidezza flessionale;
  • Reversibilità e ridotta invasività dell'intervento.

Isolamento dell’intradosso del solaio

L’isolamento all’intradosso dei primi solai che separano ambienti riscaldati da ambienti che non lo sono o dallo spazio esterno può essere un intervento da prendere in considerazione al fine di garantire l’isolamento termico e acustico degli ambienti soprastanti. L’intervento contribuisce inoltre alla correzione acustica dei locali in cui viene posato.

Consolidamento dei solai in estradosso

La tecnica più utilizzata per il consolidamento del solaio all’estradosso è quella della soletta mista collaborante, in calcestruzzo leggero strutturale, da connettere al solaio esistente. Comporta un intervento invasivo nel caso si voglia mantenere la pavimentazione o il parquet sovrastante, oltre a un aumento dell'altezza del solaio, che potrebbe non essere possibile o consigliabile. Nelle giuste condizioni, il consolidamento all’estradosso può configurarsi in due modi diversi:

  • Nel caso si debba creare un piano rigido, in assenza di una soletta esistente sul solaio, si deve realizzare una soletta armata oppure rinforzare il solaio con un getto di 4-5 cm di spessore e armato con rete elettrosaldata;
  • Se invece sul solaio è già presente una soletta rigida, è possibile ricorrere a sistemi di rinforzo a spessore ridotto. Ne deriva un beneficio in termini di resistenze e di equilibrio tra sforzi di compressione e trazione.

Isolamento dell’estradosso del solaio

Così come può essere utile isolare all’intradosso i primi solai, un adeguato isolamento all’estradosso dell’ultimo solaio di un edificio consente di ridurre al minimo le dispersioni termiche del sottotetto e di ottenere un buon isolamento acustico, per di più sfruttando uno spazio inutilizzato. È un intervento particolarmente indicato nel caso di coperture a falde non isolate o poco isolate.

Sistemi FRCM Gavazzi per rinforzo strutturale del solaio

Gavazzi, realtà industriale di primo piano nel settore tessile tecnico italiano ed internazionale, ha sviluppato una gamma di reti che vengono impiegate nei sistemi FRCM per il ripristino di strutture esistenti in muratura di mattoni, pietra o murature miste, tra cui gli interventi di consolidamento all’intradosso dei solai. Sono particolarmente indicate per il rispristino di parti danneggiate a seguito di eventi eccezionali, quali un sisma, o che hanno subito una degradazione delle armature metalliche ed evidenziano fessurazioni delle malte. Le reti in fibra di vetro AR (alcali-resistenti) di Gavazzi presentano:

  • Elevata efficienza del composito, grazie a speciali trattamenti di impregnazione per aumentare le prestazioni meccaniche dei sistemi compositi;
  • Mantenimento delle performance: le prestazioni meccaniche rimangono pressoché inalterate nel tempo;
  • Riduzione di spessore e peso: i sistemi rinforzati con reti in fibra di vetro AR permettono di costituire dei compositi leggeri e di basso spessore.

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